Nella Vergine il ciclo naturale prevede una stasi, un riposo, un momento di riflessione. Il raccolto, infatti, non va subito consumato; al contrario occorrerà stiparlo nei magazzini per provvedere al futuro. Contemporaneamente è necessario predisporre ogni cosa affinché il ciclo vegetativo possa riprendere, tenendo da parte i semi che a questo serviranno. Se nei Gemelli, Mercurio tendeva a diffondere i semi per mettere in relazione uomini, idee, eventi naturali, in Vergine li accumula dividendo quelli buoni da quelli cattivi per dare all’individuo le risorse necessarie a compiere un passo avanti, un salto qualitativo nel suo rapporto con il mistero da cui proviene. È una selezione che analogamente si compie nell’organismo attraverso l’intestino, una vera funzione critica che conserva l’utile ed elimina l’inutile. Difatti proprio l’intestino ( organo doppio come doppio è il segno della Vergine, caratteristica spesso trascurata anche degli astrologi), è il tallone d’Achille dei nativi Vergine. Colite cronica o costipazione ( in questo secondo caso gli psicologi vi leggono il complesso dell’analità trattenuta che determina avarizia) sono due tipici disturbi virginiani, derivanti quasi sempre da una somatizzazione di ansie, tensioni e conflitti interiori. Poiché niente come i malanni intestinali trae giovamento da una alimentazione equilibrata e appropriata, per forza di cose il Vergine si interessa ai problemi dietetici che tanto posto hanno nella sua vita, giungendo ad una vera competenza sull’argomento, anche perché come al solito gli piace andare a fondo e ama potersi gestire le proprie terapie con una certa autonomia. Il temperamento nervoso può altresì favorire l’insorgere di disturbi neurovegetativi che daranno al virginiano la sensazione di stare perennemente male senza poter capire con precisione di cosa si tratti. I nativi Vergine soffrono piuttosto spesso d’allergie (un po’ come il Cancro) fenomeno che potrebbe essere spiegato, forza con la contraddizione fra la parte istintuale e quella razionale che sfocia in un conflitto. È infatti, anche un segno di combattimento, troppo spesso rivolto verso se stessi oltre che verso gli altri ( combattuti in genere con la sottile arma della critica). Il Vergine è molto disponibile ai discorsi sulla salute, tanto che si dice che questo segno sia legato alla medicina, ma non di rado rifiuta le terapie sintomatiche basate sui medicinali di sintesi per scegliere cure naturali ed erboristiche; talvolta troviamo tipi che rovesciano completamente queste posizioni con un totale rifiuto di curarsi e di curare gli altri, probabilmente a causa di grosse tensioni che si traducono in un atteggiamento autopunitivo. La serenità, l’ossigenazione, il rilassamento e la dieta aiutano moltissimo questi nativi nel raggiungimento dell’equilibrio; per rigenerare le cellule nervose è utile il sale organico biochimico solfato di potassio, che contribuisce anche ad una buona ossigenazione.
I nativi del segno, come tutti gli appartenenti al tipo lunare, presentano caratteristiche di grande armonicità, ma in particolare i virginiani, essendo dotati di acuto ingegno, non concedono a questa armonicità vivacità di espressione, per cui la loro bellezza risulta fredda e scostante. L’epidermide è molto bella e resistente e fino alla tarda età è immune da rughe; peraltro non è così luminosa come altri tipi lunari, ma non mancano di particolare charme. I tessuti sono particolarmente turgidi e sta soltanto a ciascuno di loro, di mantenere intatto questo turgore con esercizi armonici come il tipo spesso suggerisce. Il tipo epiteliale, per la sua particolare delicatezza, rifugge ogni uso di prodotti alcolici o disidratanti, questo tanto nell’ingestione di alimenti inidonei che con l’applicazione di prodotti nocivi. La dieta consigliata è di natura vegetariana, soprattutto in considerazione della stipsi che affligge sovente il virginiano. Si consigliano prodotti a base naturale idratante, d’ottima qualità, ma particolarmente adatti se ricavati da essenze naturali. Essenziale il riposo soprattutto mentale.